Copione di DANIELE FALLERI.
Adattamento teatrale dall’omonimo romanzo di ELENA STANCANELLI.
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BENZINA – sinossi
Una storia d’amore travolgente.
Lenni e Stella hanno poco più di vent’anni e gestiscono un distributore di carburante.
Stella è cresciuta lì, in mezzo all’odore inebriante della benzina e alla generosità rozza dei camionisti. Lenni invece viene da una famiglia borghese dove regna la convenzione e l’ipocrisia.
Da tre anni vivono insieme in questa loro oasi felice. Lenni, ormai cresciuta, decide di comunicare alla madre il suo amore per Stella. La madre, fingendosi comprensiva, raggiunge la figlia per riportarsela a casa. Ne scaturisce un furioso litigio fra Lenni e la donna. Stella interviene in difesa della ragazza che ama e in un impeto di rabbia fracassa la testa alla madre con una chiave inglese.
Lottando contro l’angoscia e la rabbia le due ragazze cercheranno per tutta la notte di ingegnarsi per far sparire il cadavere e continuare il loro amore di sempre.
La madre, che ricompare fantasma, le accompagnerà con ironico cinismo in questo loro cammino non privo di ostacoli.
Personaggi:
- Lenni
- Stella
- Madre
- Uomo
Lorella Morlotti, produttrice del primo allestimento teatrale di BENZINA:
“Quando ho letto il romanzo di Elena Stancanelli sono rimasta vivamente impressionata: bellissimo.
Ancora non sapevo che BENZINA sarebbe stato un successo editoriale e che mentre io mi interessavo ad acquistare i diritti teatrali un altro produttore si stava contemporaneamente accaparrando l’esclusiva cinematografica.
Per me quella storia nera e appassionata, profondamente moderna, possedeva tutti gli ingredienti giusti per diventare un’eccezionale pièce teatrale.
Adesso bastava “solo” trovare l’autore giusto per trasformare il romanzo da narrativa in prosa.
L’incontro con Daniele Falleri, sceneggiatore e regista, si è rivelato sin dall’inizio stimolante.
Falleri, “folgorato” (parole sue) dalla lettura del romanzo, ha curato con entusiasmo la trasposizione teatrale e ha saputo aggiungere alla drammaticità del plot (quasi interamente imperniato intorno all’omicidio, e al successivo tentativo di occultamento del cadavere, della madre di una delle due ragazze protagoniste) un’ironia che nelle vesti eteree del fantasma della donna assassinata raggiunge momenti di irresistibile comicità.
… L’ultima stesura era stata appena ultimata quando Rodolfo di Giammarco, noto critico teatrale, legge il copione e subito lo seleziona per la Rassegna Il Garofano Verde, scenari di teatro contemporaneo a tematiche omosessuali.
… Lo spettacolo ha avuto il suo battesimo col pubblico al Teatro Belli di Roma facendo riscontrare ad ogni replica il tutto esaurito.”